Norma Dodd, la vedova di "Sir Coxsone" continua con forza il lavoro del grande produttore dando alle stampe altro materiale reperito da quell'incredibile archivio storico che è Studio One.
Tra le diverse iniziative va segnalata l'uscita di "Blackstones To Studio One", un cd che riprende il lavoro frutto della collaborazione tra la band inglese e il producer. Nel febbraio del 2004 Leon Lieffer, componente dei Blackstones, fu il protagonosta di una telefonata con Coxsone Dodd, dopo la quale il mitico produttore decise di aprire per la prima volta le porte di Studio One per una band inglese.
Dall'aprile di quello stesso anno l'intero progetto si materializzò. Mentre erano nell'isola per registrare, i Blackstones parteciparono ad un concerto tributo attraverso il quale si promuoveva il cambiamento del nome di Brentford Road in Studio One Boulevard, quale riconoscimento del grande apporto dato dallo scomparso produttore alla diffusione della musica jamaicana in tutto il mondo.
Il giorno dopo il concerto il gruppo ritornò in Inghilterra, pochi giorni prima della morte di Dodd.
A quasi due anni di distanza dalla scomparsa di Dodd, quel progetto vede finalmente la luce grazie al lavoro della signora Norma. Un disco simbolicamente importante, visto che può essere considerato a tutti gli effetti l'ultima realizzazione di Sir Coxsone.
"Sono particolarmente felice per l'uscita di questo album, l'ultimo disco al quale ha lavorato mio marito" – ha dichiarato con entusiasmo Norma Dodd.
Nelle note di copertina del disco non mancano le dischiarazioni di affetto dei Blackstones, in particolar modo quando scrivono "lavorare a Studio One è stata una bellissima emozione….e saremo sempre grati nei confronti di Mr. Coxsone per averci dato la possibilità di lavorare con lui. Anche se lui non c'è più non potrà mai essere dimenticato e la sua eredità musicale vivrà per sempre".
Le 13 tracks dell'album comprendono immortali covers (tra queste "Sattamassagana", "Only Sixteen" e "Falling In Love") e pezzi dalle lyrics nuove ma dai riddims old style come "Hit The Road Jack", "Dancing Mood" e "Sweet Talking".
Un album che permette nell'ascoltarlo di respirare a pieni polmoni quell'aria magica e particolare che solo il sound di Studio One ci ha saputo regalare.
tratto da regga revolution