Visto l’affidamento dell’appalto per lo scavalco di Rifredi ed il sottoattraversamento del nodo di Firenze della linea ferroviaria Alta Velocità al raggruppamento guidato da CoopSette, con un ribasso del 25%; la indisponibilità al confronto dimostrata dalle diverse amministrazioni interessate, che non si sono mai rese disponibili a discutere su una scelta avversata da molta parte della popolazione; il punto del Programma dell’Unione, in cui si afferma che le Grandi Opere si fanno solo con il consenso della popolazione locale; che tale consenso non è stato chiesto, né tanto meno verificato, né può essere considerato tale un voto attribuito in occasione di elezioni amministrative; la procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale) applicata quasi 10 anni fa al progetto preliminare, unico caso in Europa, invece che al definitivo; l’imminente inizio dei lavori, testimoniato anche dall’avvio delle procedure di esproprio;
esprime
la propria piena contrarietà alla esecuzione delle opere in oggetto, per i seguenti motivi:
il pesantissimo impatto ambientale, non adeguatamente valutato, che avrà sul delicato tessuto urbano che attraversa;
l’enorme dispendio di fondi pubblici che questo intervento comporta; la sua inutilità visto che lo stesso risultato logistico può essere raggiunto con interventi diversi in particolare potenziando l’infrastruttura di superficie; la preoccupazione per l’esecuzione di opere così delicate a fronte di un ribasso anomalo (25%) rispetto alla base d’asta, che mette in discussione sia l’esecuzione ad opera d’arte che la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro; la preoccupazione per la conferma della figura del General Contractor (che ha assoluta libertà nella conduzione dei lavori e nello stabilirne i costi) dopo le molte esperienze negative fatte proprio nella costruzione delle linee AV
chiede
alle amministrazioni coinvolte un atto di responsabilità nei confronti della città, dei cittadini, dei lavoratori e delle finanze pubbliche: non è troppo tardi per rimettere in discussione una scelta sbagliata;
di sottoporre a VIA (valutazione di impatto ambientale) il progetto definitivo, secondo tutte le normative comunitarie, nazionali e regionali, così come stabilito anche per la TAV in Val di Susa, comprendendo anche una valutazione delle possibili alternative; ai cittadini di Firenze, ai partiti politici, alle associazioni, ai comitati, di costituire un fronte di contrarietà e mobilitazione per contrastare questa irresponsabile scelta;
indice
per il giorno 5 maggio 2007, alle ore 10,30, una manifestazione cittadina che si svolgerà nelle strade dei quartieri “Cure” e “Campo di Marte”.