conoscevo già il blog messo sù per il boicottaggio di capleton, sizzla, beenie e elephant a roma. il tema in questione è molto difficile e richiederebbe un approfondimento più preciso e puntuale.
io sono assolutamente in disaccordo con i messaggi omofobici lanciati da tali artisti, ma mi pare assolutamente sterile portare avanti una protesta come quella di roma che ha il difetto di essere vuota di contenuti e quindi completamente priva di senso.
allo stesso modo non posso tollerare molte dei commenti postati che mi sembrano ancora più superficiali, anche se nella direzione opposta.
io francamente penso che sia molto importante parlare di questi temi ma l’approccio che è stato dato dalle realtà che contestano gli artisti è, secondo me, sbagliato. serve solo a scavare solchi, ad alzare muri di intolleranza tra il pensiero rasta ed il nostro. mi sembrerebbe molto più opportuno lavorare per indagare da dove nascono questi concetti, che radici hanno e che significato profondo assumono per chi ci crede. la leggenda che esiste un reggae buono e uno cattivo deve finire. non esistono artisti omofobici ed artisti tolleranti. esistono cantanti e musicisti che professano un culto, uno stile di vita che non concepisce atteggiamenti come il sesso orale o anale che noi ritenimo invece normali.
l’atteggiamento giusto sarebbe quello che mette al primo posto la forza delle idee e il confronto.
penso che sarebbe interessante e giusto lavorare su questo tema, organizzare incontri e dibattiti, magari coinvolgendo gli artisti, e non giudicare con il tipo fare spocchioso e superiore che caratterizza troppo spesso noi occidentali.
questo è quello che penso, molto molto in sintesi.
cercherò di intervenire nuovamente perchè il tema è importante ed andrebbe affrontato in modo puntuale e preciso. per ora chiudo qui, con la speranza che tutti facciano una ulteriore riflessione in materia.
conoscevo già il blog messo sù per il boicottaggio di capleton, sizzla, beenie e elephant a roma. il tema in questione è molto difficile e richiederebbe un approfondimento più preciso e puntuale.
io sono assolutamente in disaccordo con i messaggi omofobici lanciati da tali artisti, ma mi pare assolutamente sterile portare avanti una protesta come quella di roma che ha il difetto di essere vuota di contenuti e quindi completamente priva di senso.
allo stesso modo non posso tollerare molte dei commenti postati che mi sembrano ancora più superficiali, anche se nella direzione opposta.
io francamente penso che sia molto importante parlare di questi temi ma l’approccio che è stato dato dalle realtà che contestano gli artisti è, secondo me, sbagliato. serve solo a scavare solchi, ad alzare muri di intolleranza tra il pensiero rasta ed il nostro. mi sembrerebbe molto più opportuno lavorare per indagare da dove nascono questi concetti, che radici hanno e che significato profondo assumono per chi ci crede. la leggenda che esiste un reggae buono e uno cattivo deve finire. non esistono artisti omofobici ed artisti tolleranti. esistono cantanti e musicisti che professano un culto, uno stile di vita che non concepisce atteggiamenti come il sesso orale o anale che noi ritenimo invece normali.
l’atteggiamento giusto sarebbe quello che mette al primo posto la forza delle idee e il confronto.
penso che sarebbe interessante e giusto lavorare su questo tema, organizzare incontri e dibattiti, magari coinvolgendo gli artisti, e non giudicare con il tipo fare spocchioso e superiore che caratterizza troppo spesso noi occidentali.
questo è quello che penso, molto molto in sintesi.
cercherò di intervenire nuovamente perchè il tema è importante ed andrebbe affrontato in modo puntuale e preciso. per ora chiudo qui, con la speranza che tutti facciano una ulteriore riflessione in materia.
dai un occhio qui e in particolare ai commenti….
http://nonsoloreggae.noblogs.org
ciao