Anche il "Bruno"di TRENTO è stato sgomberato. Dopo Copenaghen, dopo Bologna e Salerno, mentre il Pedro sta lottando per (r)esistere.
Su ordine di un sindaco di centro-sinistra che governa la città di Trento, i reparti della Polizia e dei Carabinieri hanno sgomberato il Centro Sociale tentando di porre fine ad un'esperienza che si sviluppava da più di cinque mesi, frutto di una lotta per gli spazi che dura da molti anni.
Per noi gli spazi sociali non sono solo pareti ma sono i luoghi dentro i quali costruire una partecipazione politica, che vuole significare anche alternativa di vita, luoghi di innovazione e costruzione di nuove relazioni sociali.
I Centri sociali, ovunque, prefigurano i prototipi dell'"Altra Città", quella dell'accoglienza e dell'inclusione, la città dei diritti, della dignità, il luogo della nuova cittadinanza. Lo spazio di un Centro Sociale è il perimetro di chi cerca libertà oltre i recinti di un CPT, al di là degli schemi di società e famiglia che ingessano gli amori e i rapporti, è l'incrocio delle lotte e dei sogni, la fucina delle radicalità e della costruzione di nuove forme di lotta, la macchina che autogestisce e autoproduce.Lo sgombero di Bruno non assume solo un significato locale, ma diventa il simbolo di un attacco frontale che tutti gli spazi e i movimenti sociali stanno subendo oggi in Italia e in Europa.
Ad essere sotto attacco non sono semplicemente i luoghi fisici – perennemente minacciati di sgombero – ma è la stessa autonomia dei movimenti: attraverso la criminalizzazione com'è accaduto a Vicenza, attraverso la declinazione strumentale di "violenza-nonviolenza" e l'uso perverso del concetto di "legalità".
Di fronte a questo attacco riaffermiamo il nostro diritto di Resistenza. Non solo come diritto all'autodifesa e alla difesa di spazi di democrazia, ma come diritto a difendere forme di vita che si danno già nel presente, che dalle lotte scaturiscono e che nei centri sociali trovano lo spazio del loro consolidamento.
Vogliamo che il 21 aprile sia una giornata importante di Mobilitazione e di lotta che riaffermi con determinazione l'autonomia dei movimenti, che per noi è raffigurata dall'orso "Bruno" che si muove liberamente sul territorio italiano ed europeo autogestendo il proprio tempo, la propria vita, i propri sogni. Un orso bruno che questa volta dobbiamo sottrarre alle doppiette di chi vuole uccidere la libertà.
Vogliamo che il 21 aprile, da Trento e da tutta Italia, si alzi un unico grido in difesa degli spazi sociali.
GUAI A CHI CI TOCCA!!! Trento 21 aprile 2007
Per firmare l'appello e segnalare la partecipazione alla manifestazione manda una mail a csabruno@gmail.com oppure posta un commento sul blog
http://centrosocialebruno.blogspot.com/2007_04_01_archive.html