Siamo angosciati per la sorte di Rahmatullah Hanefi. Il responsabile afgano dell'ospedale di Emergency a Lashkargah è stato prelevato all'alba di martedì 20 dai servizi di sicurezza afgani. Da allora nessuno ha potuto vederlo o parlargli, nemmeno i suoi famigliari. Non è stata formulata nessuna accusa, non esiste alcun documento che comprovi la sua detenzione. Alcuni afgani, che lavorano nel posto in cui Rahmatullah Hanefi è rinchiuso, ci hanno detto però che lo stanno interrogando e torturando “con i cavi elettrici”. Rahmatullah Hanefi è stato determinante nella liberazione di Daniele Mastrogiacomo, semplicemente facendo tutto e solo ciò che il governo italiano, attraverso Emergency, gli chiedeva di fare. Il suo aiuto potrebbe essere determinante anche per la sorte di Adjmal Nashkbandi, l'interprete di Mastrogiacomo, che non è ancora tornato dalla sua famiglia.
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Sono trascorsi ormai più di vent'anni dalla scomparsa di Bob Marley, ma la sua figura si è sempre più ingigantita, assumendo contorni mitologici e colorando la sua vicenda artistica e umana di di sfumature leggendarie. Anche presso le generazioni più giovani il suo volto è ancora oggi un'icona sociopolitica e il suo messaggio ha assunto i caratteri dell'universalità veicolato da canzoni sopravvissute alle mode proprio in virtù del fatto che in esse coesistono tutti gli elementi di una personalità fortissima, intrinseca di spiritualità e, soprattutto, armata di una coerenza inattaccabile. Nel caso di Marley si può parlare di musica, quindi di reggae, e ovviamente di canzoni, come mezzo per diffondere idee, risvegliare coscienze, propagandare una visione mistico-religiosa, dipingere un sogno, dar corpo a un'utopia.
Ad aprire il film documentario Made In Jamaica è Bogle, l'artista dancer ucciso due anni fa in Jamaica, un inizio suggestivo per delle immagini che scorreranno per oltre 2 ore sul video, una analisi attenta e dettagliata su quanto accade nel mondo musicale jamaicano. A realizzare il film è stato il regista francese Jere Me Laperrousaz, non nuovo a queste esperienze visto che alcuni anni fa realizzò il documentario "Third World: Prisoner In The Streets", dedicata alla band ambasciatrice nel mondo della reggae music, opera che venne presentata addirittura durante il festival di Cannes. Anche "Made In Jamaica" è stato presentato al Toronto International Film Festival.
Troppi rumors , ascoltando le voci sull'isola la paura della malaria ha forse contagiato un po' tutti. Addirittura dicevano che era arrivata anche a Port Antonio e quindi fuori controllo.
Non più al primo posto in classifica, "Driver" continua ad invadere le dancehall e le radio jamaicane.