L’ACQUA IN CASA

a sud20 APRILE 2007

h:17.00

Palazzo occupato via De Lollis 6

Roma 

La casa, come l'acqua, è un bene comune oltre che un diritto primario.

In Italia, come in altri paesi europei, si stanno moltiplicando esperienze e iniziative di lotta da parte di movimenti e comitati di cittadini che mettono in campo varie forme di resistenza per difendere i propri diritti dalla speculazione e dalle logiche di mercato imposte dall'economia neoliberista.

Nello stesso tempo, i protagonisti di queste lotte hanno sviluppato una capacità di proposta politica in grado di suggerire delle alternative ai modelli dominanti di 'gestione della cosa pubblica', attraverso la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte che li riguardano: si stanno già raccogliendo in tutto il territorio nazionale le firme per una legge di iniziativa popolare che garantisca la gestione pubblica dell'acqua, e anche per il diritto all'abitare è giunto il momento di modificare dal basso la legislazione in vigore.

La città di Roma, in particolare, anche in passato è stata testimone di battaglie che hanno consentito la riappropriazione dal basso dei propri diritti da parte degli esclusi. E' il caso dei baraccati dell'Acquedotto Felice, tra i protagonisti della lotta per il diritto alla casa negli anni '70 grazie al coraggioso lavoro svolto da don Roberto Sardelli, che nel 1968 fondò la scuola 725 dedicando il suo impegno a far crescere nei ragazzi il sentimento del riscatto sociale e la presa di coscienza dei propri diritti. Dopo tanto tempo, don Roberto ha deciso di rincontrare i suoi ex allievi per scrivere, a distanza di trent'anni, una lettera al sindaco e ai giornali sui mali di Roma e del mondo, per capire se c'è ancora spazio per la sua idea di giustizia e uguaglianza sociale.

Partecipano:

Giuseppe De Marzo, A Sud – Campagna nazionale 'acqua bene comune'

Fabrizio Consalvi, Attac – Comitato difesa acqua pubblica di Aprilia

Tano D'Amico

Don Roberto Sardelli, fondatore della scuola 725

Emidio Bianchi, ex allievo della scuola 725

Francesco Gori, maestro di scuola

Fabio Grimaldi, curatore del documentario "Non tacere"

Anna Pizzo, consigliera regionale

Nunzio D'Erme, Action

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